Coronavirus: quale impatto per le assicurazioni?(assinews.it)

È una crisi sanitaria… che si trasforma in crisi economica. Lo scoppio del Coronavirus (Covid-19), che ha superato il limite di 90.000 persone contaminate in tutto il mondo, sta scuotendo anche le aziende. Trasporti aerei, turismo, alberghi, ristoranti: tutti questi settori sono colpiti duramente. E l’assicurazione?Mentre sul piano tecnico, il settore dovrebbe essere solo lievemente toccato, conferma l’agenzia di rating Moody’s in un rapporto pubblicato lunedì scorso, gli impatti della crisi del coronavirus si fanno sentire soprattutto in modo indiretto.Per i riassicuratori, la pandemia di coronavirus sarà un evento “non materiale” e non avrà “conseguenze significative” sul settore vita nel 2020, ha spiegato il CEO di SCOR Denis Kessler, durante la presentazione dei risultati annuali. “La popolazione generale non è la popolazione assicurata o riassicurata”, ha ricordato al pubblico. “Una grave influenza colpisce da 300.000 a 600.000 persone all’anno e questo accade regolarmente. Con il coronavirus, non dovremmo nemmeno raggiungere quella cifra. Il nostro lavoro di modellazione supporta queste conclusioni”, afferma.Un’analisi confermata da Moody’s: “L’esposizione alla pandemia dei riassicuratori globali è significativa solo a livelli di gravità molto elevati. Negli ultimi anni i riassicuratori globali hanno beneficiato di una crescita significativa in Cina e nel resto dell’Asia. Tuttavia, la loro esposizione alla regione rimane moderata rispetto al loro portafoglio complessivo”, precisa l’agenzia di rating.
Gli assicuratori vita europei e nordamericani hanno “poca esposizione al rischio di mortalità in Cina”. L’impatto dell’epidemia sarà quindi “limitato”, a meno che “il contagio sia globale con un’alta mortalità”, in particolare in Europa e in Nord America.

Per quanto riguarda l’assicurazione danni e infortuni, l’impatto dovrebbe essere ancora una volta “limitato”, secondo Moody’s. “Le richieste di risarcimento per interruzione dell’attività saranno limitate perché queste polizze generalmente escludono le malattie infettive e vengono attivate solo in caso di danni fisici”, afferma l’agenzia. Gli assicuratori che coprono l’annullamento di eventi (concerti, competizioni sportive) potrebbero essere maggiormente colpiti. Ma anche in questo caso, il rischio di epidemie è spesso escluso dalla copertura. 
La crisi del coronavirus si ripercuoterà ulteriormente sull’assicurazione globale in termini finanziari. La prospettiva di un rallentamento dell’economia – l’OCSE ha rivisto al ribasso le sue previsioni di crescita dal 2,9% al 2,4% a livello mondiale, e dall’1,2 allo 0,9% in Francia – sta effettivamente scuotendo i mercati finanziari.Secondo Moody’s, la volatilità è dannosa per gli assicuratori europei, che potrebbero vedere i loro coefficienti di solvibilità influenzati negativamente dai movimenti del mercato. Il calo dei tassi d’interesse – che probabilmente continuerà con le reazioni accomodanti delle banche centrali statunitensi ed europee – e l’ampliamento degli spread creditizi dovrebbero mettere sotto pressione la redditività degli assicuratori. In particolare, l’agenzia di rating si aspetta un minore rendimento degli investimenti dei propri portafogli di attività, comprese le perdite sulle esposizioni azionarie.
In questo contesto, gli assicuratori vita, già segnati dal passaggio dei tassi in territorio negativo della scorsa estate, rischiano di trovarsi in una morsa: tra un calo dei tassi d’interesse che si rifletterà al ribasso nei rendimenti sui fondi in euro e la necessità di promuovere prodotti unit-linked in un momento in cui i mercati azionari sono in tumulto.

tratto da assinew.it

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RCA familiare, perché non può funzionare

Il correttivo che a pochi giorni dal voto in Parlamento è stato portato alla nuova normativa sull’assicurazione auto, quella contenuta nel decreto Milleproroghe che introduce la cosiddetta RCA familiare, secondo gli Attuari è l’ennesimo provvedimento che rischia di compromettere ulteriormente la corretta gestione del Bonus/Malus come strumento tecnico di determinazione delle tariffe assicurative.

La RC auto familiare prevede che tutti i veicoli di una famiglia, anche di tipologia diversa (comprese le due ruote), possano essere assicurati con la classe di merito più bassa presente nella famiglia stessa. Con un emendamento dell’ultimo minuto, il n. 41, è stata data alle compagnie di assicurazione la possibilità di assegnare alla polizza per il veicolo di diversa tipologia che ha beneficiato dell’assegnazione della classe più favorevole, in caso di sinistro che abbia comportato un esborso superiore a 5.000 euro, una classe di merito superiore fino a 5 unità rispetto al malus “di base” previsto in caso di sinistro.

Secondo gli Attuari il correttivo apportato in extremis sembra “finalizzato alla possibilità di una sorta di ravvedimento a posteriori. In parole semplici: ti ho concesso un beneficio perché pensavo che lo meritassi, ma se mi sono sbagliato me lo faccio restituire”.

Così come è scritto, secondo gli Attuari questo emendamento rischia di essere “più dannoso che inutile”.

Innanzitutto crea un precedente rivoluzionario nel sistema Bonus/Malus, condizionando la penalizzazione del contratto non solo all’avvenimento del sinistro, ma anche al suo importo: novità assoluta in evidente contrasto e incoerenza tecnica con gli spostamenti tra classi di merito che sono costruite in funzione del solo numero dei sinistri; anche per evitare, se si fosse legati anche o soltanto all’importo, l’attesa dei tempi di liquidazione.

Inoltre il metodo Bonus/Malus, ricordano ancora una volta gli Attuari, non è un meccanismo premio/punizione, ma un metodo di stima della rischiosità dell’assicurato basato sull’osservazione della sua storia.

Senza contare che in tutti i casi in cui vale la CARD, Convenzione tra gli Assicuratori per il Risarcimento Diretto (circa l’80% dei sinistri), l’effettivo esborso pagato non è noto alla compagnia del responsabile, in quanto è quella che assicura il veicolo non colpevole che gestisce la liquidazione. L’applicazione dell’extra Malus a posteriori previsto dall’emendamento comporterebbe quindi, per ogni sinistro provocato da un veicolo beneficiario della RCA famigliare, una onerosa, lunga e inevitabilmente confusionaria attività di verifica delle condizioni di applicabilità del “ravvedimento”, ovvero se l’importo del sinistro completamente definito supera o meno i 5.000 euro. Non è peraltro da escludere che, in assenza di una sostanziale modifica agli attuali meccanismi di comunicazione all’interno del sistema CARD (che sarebbe comunque un ulteriore onere a carico del mercato e quindi di tutti gli assicurati), molte compagnie decidano a priori, se non obbligate, di non avvalersi di questa possibilità.

Altre criticità sono secondo gli attuari legate al fatto di aver lasciato la discrezionalità alle compagnie sia in termini di applicazione o meno, sia in termini di livello di “penalizzazione”: il che allontana sempre di più la cosiddetta classe universale “CU” dall’essere poi riscontrabile dall’assicurato in termini di scala utilizzata dalla singola Compagnia. Non è inoltre fissato un orizzonte temporale massimo di osservazione per l’”attivazione” di tale possibilità; che quindi, in teoria, potrebbe colpire anche un guidatore che dopo 30/40 anni dall’aver beneficiato della norma si rendesse responsabile di un sinistro.  Infine quelle “5” classi sono state definite senza alcun supporto statistico/tecnico, senza considerare il fatto che anche con una penalizzazione di 5 classi i peggiori guidatori potrebbero potenzialmente e paradossalmente avere ancora un vantaggio, cioè ritrovarsi comunque in una classe migliore di quella che senza RC auto familiare meriterebbero.

L’Ordine degli Attuari evidenzia come non si sia ancora compreso ciò che la professione attuariale sottolinea e ribadisce da tempo: “Il susseguirsi di norme totalmente ‘atecniche’ che stanno interessando l’RC auto, e, nello specifico, la gestione del Bonus/Malus – sottolinea Giampaolo Crenca, presidente del Consiglio Nazionale degli Attuari – stanno rendendo praticamente inutilizzabile una variabile che sarebbe invece fondamentale, se correttamente gestita, ai fini di una tariffazione coerente con i più basilari principi della tecnica attuariale. Per questo ribadiamo l’urgenza di istituire un tavolo tecnico ad hoc, da tempo richiesto, che sia allargato a tutti gli esperti del settore e che possa contare anche sull’expertise degli Attuari”.

tratto da assinews

Rc Auto, polizza formato famiglia dal 16 febbraio

Slitta l’entrata in vigore della misura

Slitta al 16 febbraio l’entrata in vigore della norma dedicata alla cosiddetta “Rc auto familiare” che potrebbe portare risparmi consistenti per le famiglie che hanno più di un veicolo assicurato.

La misura, contenuta nella legge di bilancio 2020, inizialmente prevista per l’avvio del nuovo anno, partirà da metà febbraio per consentire alle compagnie assicurative di adeguare i loro sistemi informativi. La norma dà il diritto di assicurare tutti i veicoli posseduti in famiglia, compresi motorini e scooter, con la classe di merito più bassa. In pratica viene creata una classe unica familiare che dovrebbe portare ad una riduzione delle tariffe.

In teoria, secondo le stime, con l’introduzione della nuova formula il risparmio per nucleo familiare dovrebbe andare dal 30% al 40% almeno sulla carta. La realtà, invece, potrebbe essere ben diversa: secondo l’Ania, l’associazione delle imprese di assicurazione, la nuova misura appena introdotta potrebbe risolversi in un aumento della tariffa per tutti gli assicurati per compensare le minori risorse a copertura dei sinistri a causa di chi beneficerà della riforma.

Che cosa cambierà dunque per chi dovrà rinnovare l’Rc auto fermo restando che le associazioni dei consumatori si sono già dette pronte a vigilare per scongiurare l’effetto “boomerang” sulle tariffe delle polizze?

Il Codice delle assicurazioni oggi prevede che nelle famiglie si possa acquisire, ma solo per la stessa tipologia di veicolo, la classe di merito più favorevole rispetto a quella dell’ultimo attestato di rischio conseguito su un veicolo già assicurato: quindi a un figlio neopatentato o a un altro membro del nucleo familiare (anche di coppie conviventi) che acquistava un’auto o una moto, poteva essere attribuita la classe di merito più bassa di un familiare.

D’ora in poi questa possibilità sarà valida anche per il rinnovo di contratti già stipulati. Non solo: se prima il passaggio si poteva fare solo per una stessa tipologia, ora sarà valida anche per moto e scooter, quindi tipologie diverse. Verrà in pratica applicata la classe più bassa per tutta la famiglia, a patto però che non ci siano stati incidenti con responsabilità esclusiva o principale o paritaria negli ultimi cinque anni.

Articolo tratto da assicurazione.it

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DANNI ACCIDENTALI AUTO: COSA SONO E CHI LI COPRE

I danni accidentali auto sono più frequenti di quello che si pensa. Ecco in cosa consistono e quali sono le soluzioni per avere una buona copertura dai rischi.

L’RC Auto offre la necessaria protezione contro i rischi legati alla circolazione stradale, ma in genere non copre la totalità dei danni. I danni che sono considerati accidentali restano, infatti, fuori dalla copertura assicurativa e necessitano la stipula di un’apposita garanzia accessoria o la combinazione di più garanzie aggiuntive.

Ma quali sono esattamente i danni accidentali? Facciamo quindi chiarezza su questo punto e passiamo in rassegna le varie soluzioni per ottenere una protezione completa e ulteriore rispetto all’assicurazione standard.

  • Cosa si intende per danni accidentali

Ecco come distinguere i danni accidentali da quelli coperti dalla normale RC auto

  • Garanzia Mini Kasko

Scopri la polizza per danni accidentali e slegata alla responsabilità del conducente

  • Garanzia Cristalli

Come proteggere i cristalli dell’auto dai danni accidentali

  • Garanzia Incendio e furto

Tutte le caratteristiche della garanzia accessoria più diffusa

  • Garanzia Eventi Atmosferici

Cosa prevede la polizza per danni naturali


Cosa si intende per danni accidentali

Si possono considerare accidentali i danni provocati da un evento imprevedibile per il conducente e circoscritto nel tempo. La casistica è davvero molto ampia e si può trattare di situazioni estremamente diverse l’una dall’altra.

Ad esempio, sono accidentali i danni subiti quando il ramo di un albero colpisce il parabrezza della vettura oppure quelli causati in seguito all’uscita fuori strada del mezzo. In entrambi i casi si tratta di situazioni che vanno ben oltre i rischi legati alla circolazione del veicolo e che quindi di norma non sono previsti dal contratto di assicurazione.

Infatti, le compagnie assicurative in genere offrono una polizza RC auto che prevede il risarcimento in caso di sinistro ed entro un determinato massimale. In qualche caso il premio che si paga per l’assicurazione di responsabilità civile comprende anche dei servizi accessori, come l’assistenza stradale, la tutela legale oppure gli infortuni del conducente.

In genere, non è prevista la copertura per danni a cose o persone che vanno oltre i normali rischi legati alla guida. Prima di stipulare il contratto bisogna sempre leggere l’informativa precontrattuale e tutte le sue clausole. Qualora la documentazione fornita non sia sufficiente a chiarire i dubbi, è bene chiedere consigli e approfondimenti all’assicuratore o al soggetto che si occupa di intermediazione assicurativa.

Una volta chiarito quali sono i termini e i limiti della copertura assicurativa, il proprietario del veicolo può fare una valutazione corretta e decidere se stipulare una polizza ulteriore per i danni accidentali.

Le soluzioni offerte dalle compagnie assicurative sono molte, quindi vale la pena esaminarle una per una, in modo da avere un’idea chiara di quella più adatta alle proprie esigenze e al proprio stile di guida.

Garanzia Mini Kasko

La Mini Kasko, è una soluzione per i danni accidentali che copre i danni materiali provocati dall’urto con un altro veicolo che viene identificato. Il costo è inferiore rispetto alla Kasko completa, quindi è una formula adatta a chi vuole contenere le spese per le garanzie accessorie.

La garanzia Mini Kasko prevede il risarcimento dei danni o il rimborso anche quando la collisione in strada si è verificata per colpa dell’assicurato. Inoltre può prevedere una franchigia, che in caso di danni obbliga l’assicurato al pagamento di una somma fissa pari al valore della stessa.

Garanzia Cristalli

La polizza cristalli è una delle garanzie accessorie più apprezzate dagli automobilisti e copre i danni subiti ad alcuni o a tutti i cristalli dell’auto(parabrezza, lunotto posteriore e i finestrini laterali) a seconda delle compagnie di assicurazione.

La validità della polizza non è legata a lesioni causate da una particolare tipologia di evento, infatti si può trattare di un danno causato da terzi o di un fatto del tutto accidentale. La procedura prevede che la compagnia assicurativa riceva la prova del danno al cristallo, ad esempio mediante una fotografia.

In base alla tipologia di danno, il cristallo può essere sostituito integralmente o riparato. Si può trattare della rottura integrale del parabrezza, ma anche di una semplice scheggiatura da riparare con estrema semplicità.

Garanzia Incendio e Furto

Il peggiore incubo di chi acquista una macchina nuova è proprio quello di subire il furto dell’amata vettura e questa polizza offre la serenità di posteggiare il veicolo in strada senza troppe preoccupazioni, anche in occasione di viaggi in città che non si conoscono bene. Più in dettaglio, la copertura è prevista l’altro in caso di furto totale o parziale, infatti, la sottrazione di una parte del veicolo, come cerchi in lega e pneumatici, è un fatto che purtroppo può capitare.

Il risarcimento in caso di furto totale per Linear è pari al valore a nuovo del veicolo, per i primi 6 mesi, mentre successivamente è pari al valore commerciale del mezzo al momento del sinistro.

Al momento del rinnovo della polizza il valore viene aggiornato, in modo da allineare i limiti della copertura.

La polizza furto va di pari passo con quella incendio, che invece prevede il risarcimento dei danni legati a scoppi, esplosioni o incendi che coinvolgono il veicolo. Anche in questo caso il contratto prevede che l’auto o la moto possano essere interamente distrutte.

Garanzia Eventi Atmosferici

Gli eventi naturali sono un’altra causa frequente di danni ai veicoli ed è per questo che le assicurazioni offrono una soluzione anche per simili eventualità. La casistica prevista dalla polizza eventi atmosferici è ampia e in ogni periodo dell’anno si possono verificare danni a causa di eventi naturali.

Si può trattare della grandinata che danneggia la carrozzeria, di un fulmine che colpisce l’auto, di forti raffiche di vento che fanno cadere oggetti pesanti sul mezzo o anche di un’alluvione che trascina via il veicolo in un canale.

In tutti questi casi esiste una stretta relazione tra il danno provocato e l’evento naturale imprevedibile. Che si tratti di danni circoscritti o della totale distruzione del mezzo, la polizza prevede un risarcimento che può essere commisurato all’entità del danno o al valore commerciale della macchina o della moto.

Articolo tratto da Facile.it

I BAMBINI DI OGGI IN UN MONDO CHE CAMBIA. Come aiutare figli e nipoti a costruire un futuro di successo.

Secondo uno studio del World Economic Forum, il 65% dei bambini di oggi da grande farà un lavoro che ancora non esiste. L’evoluzione digitale sta mutando profondamente la società, il mercato del lavoro e di conseguenza anche le figure professionali richieste da aziende e pubblica amministrazione. Questa tendenza, sommata a una situazione economica a livello internazionale ancora molto incerta, pone non pochi interrogativi sul futuro dei giovanissimi. Secondo le analisi Istat si attesta a oltre il 25% la percentuale di ragazzi scoraggiati che non studiano e non cercano lavoro. Invece, a maggior ragione in questo momento, per emergere serve una preparazione specialistica, un bagaglio di esperienze formative, anche internazionali, oppure un’idea vincente da trasformare prima in startup e poi in azienda di successo. Chi l’avrebbe mai detto solo quindici anni fa che un team di ventenni sarebbe riuscito a guadagnare milioni di dollari da una piattaforma come YouTube? O come immaginare, solo cinque anni fa, nuove figure come gli “influencer” che guadagnano cifre a molti zeri grazie ai social? I nostri giovani devono essere pronti ad affrontare un mondo in continuo a rapido mutamento ed è importante pensare fin da subito a quali opportunità la famiglia vorrà garantire loro.

La formazione è un’arma vincente

Uno dei principali strumenti per avere successo è la formazione. Esisteranno anche in futuro professioni “classiche” come il medico, l’ingegnere o il notaio, ma saranno affiancate da una lunga serie di “nuovi” lavori e nuove specializzazioni. Persino nel settore manifatturiero in cui l’Italia eccelle, è in atto una vera e propria rivoluzione digitale: si parla oggi di Industria 4.0, che ha portato le nuove tecnologie anche nei macchinari delle piccole aziende manifatturiere. Gli addetti alle mansioni più semplici devono ormai possedere conoscenze tecniche specifiche. Per preparare i più giovani alle sfide di un mondo in rapida evoluzione sono sorte negli anni nuove opportunità: istituti di formazione tecnica post-diploma, corsi professionalizzanti, nuovi indirizzi di laurea e di dottorato. E per chi ha già un’idea imprenditoriale anche corsi specifici per mettere a punto e realizzare il proprio progetto.

Autoimprenditorialità, una strada sempre più possibile

Una strada sempre più battuta dai giovani è la creazione di una startup. Nelle classifiche delle persone più ricche del mondo una buona parte è rappresentata da coloro che hanno avuto l’idea di creare servizi o piattaforme che prima non esistevano. Molti bambini di oggi, domani potrebbero avere un’intuizione che cambierà la loro vita. Per questo motivo anche in Italia sono nati molti “incubatori” di impresa che aiutano a mettere a fuoco il proprio progetto, insieme a percorsi di “accelerazione” delle startup che sostengono le aziende nei primi anni di vita aiutandole a spiccare il volo.

Esperienze: imparare le lingue, imparare a crescere

Sia che si punti sulla formazione specialistica per trovare un lavoro oppure che si scelga di creare un’attività propria, avere un ricco bagaglio personale di esperienze può fare la differenza. I soggiorni all’estero ad esempio sono fondamentali per imparare altre lingue, ma anche per aprire la mente grazie alla scoperta di diverse culture e mentalità. Ai periodi di studio o di vita all’estero si possono aggiungere esperienze di volontariato, il servizio civile, l’alternanza scuola-lavoro e gli stage, persino lo sport: sono tutti elementi utili ad arricchire il bagaglio di competenze dei nostri ragazzi.

Come garantire un futuro ai nostri bambini

Per contribuirea far avverare i sogni dei bambini, neo genitori, zii e nonni possono pensare a dei piani di risparmio da regalare ai piccoli di casa. Un gesto che può dare ai bambini di oggi un capitale o una rendita mensile da spendere domani per la formazione o la realizzazione dei propri progetti attraverso uno strumento duttile e conveniente, attivabile già alla nascita (o entro i 12 anni) e che scade al compimento dei 20 anni.

Questi strumenti possono attribuire dei vantaggi se allo scadere della polizza il rendimento scolastico del giovane assicurato è in linea con gli standard e in caso di mancanza o invalidità permanente del genitore che ha attivato la polizza la compagnia si può fare carico direttamente dei premi che rimangono da pagare portando a scadenza il pagamento delle rate mancanti.

Il futuro dei nostri figli è troppo importante e va costruito giorno per giorno: non possono essere lasciati soli. Con poco sforzo  possiamo regalare loro un punto sicuro dal quale partire domani per realizzare i propri sogni e garantirsi un futuro sereno e di successo

Articolo tratto da Unipolsai.it

Assicurazione casa in crescita: +13% nei primi mesi del 2018

Italiani sempre più attratti dall’Assicurazione casa: nei primi cinque mesi del 2018 le polizze stipulate sono cresciute del +13% rispetto allo stesso periodo dell’anno prima, soprattutto in previsione dei mesi estivi quando, di norma, molti appartamenti restano incustoditi a causa della partenza per i luoghi di villeggiatura degli occupanti.

Secondo un’indagine di Facile.it commissionata a mUp Research, la paura di subire un furto è infatti il principale motivo del boom delle polizze casa, seguito dal timore di dimenticare finestre o porte aperte e di lasciare il gas aperto. Altri hanno posto l’accento sulla paura che qualche estraneo possa intrufolarsi in casa quando non c’è nessuno, mentre soltanto una piccola percentuale ha risposto di non avvertire preoccupazioni di questo tipo.

Chi opta per la sottoscrizione di un’assicurazione casa generalmente sceglie una polizza multirischio, che tra coperture fisse e garanzie accessorie ha il vantaggio di mettere al riparo l’abitazione da numerosi imprevisti. Il premio base di un contratto di questo tipo parte da circa 5 euro mensili ma può variare in base a molteplici fattori, che comprendono il numero di clausole aggiuntive, le caratteristiche dell’edificio, l’ubicazione dello stesso, la cifra massima che si vuole assicurare e altri ancora.

Proprio perché l’assicurato viene risarcito fino alla somma segnalata sulla polizza, è molto importante, se non fondamentale, che gli oggetti presenti in casa (ce ne possono essere di molto preziosi come gioielli, dipinti, argenteria, ecc.) siano stimati con estrema precisione per non ricevere, in caso di furto, un rimborso inferiore al loro valore. Di solito in questi casi intervengono dei periti. Attenzione, però, perché ci sono alcune compagnie assicurative che non consentono di assicurare con la semplice polizza casa oggetti di grande valore, preferendo dedicargli delle coperture ad hoc. Quindi, prima di firmare un contratto, è come sempre opportuno leggersi con attenzione tutti i dettagli ad iniziare dalle clausole di esclusione.

tratto da facile.it