Assicurazione auto e moto: più multe con il contrassegno digitale

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Il 2015 è stato un anno di cambiamenti epocali per l’assicurazione auto e moto con l’introduzione dell’attestato di rischio elettronico e l’abolizione dell’obbligo di esporre il contrassegno cartaceo sul parabrezza, sostituito da nuovi e più efficaci sistemi di controllo come la lettura ottica della targa. Tali novità sono state introdotte sia per modernizzare il settore della RC auto che per debellare il fenomeno delle frodi assicurative, ben simboleggiato dall’incredibile numero (si parla di circa quattro milioni) di vetture che circolano senza assicurazione obbligatoria.

Ora, a poco meno di un anno (era il 18 ottobre del 2015) dalla scomparsa dei tagliandi di carta dai parabrezza di tutti veicoli, in molti si domandano se il cambiamento abbia effettivamente portato i suoi frutti, consentendo per esempio alla forze dell’ordine di individuare con maggior efficacia chi froda le compagnie assicurative e fa impennare le tariffe dell’assicurazione moto e auto (per la serie: i mancati introiti derivanti dalle truffe li pagano conducenti onesti).

In realtà non è chiaro se le cose siano effettivamente migliorate: sia perché mancano cifre ufficiali, sia perché le solite pastoie burocratiche stanno limitando la piena efficienza della nuova normativa, tanto che qualche mese fa il Ministero dell’Interno è dovuto intervenire con un’apposita circolare per evitare che sorgano fastidiosi fraintendimenti durante i controlli e inizino a fioccare multe anche per chi è in regola. In particolare dal Ministero consigliano vivamente di portare sempre con sé non solo il certificato di assicurazione, che è obbligatorio, ma anche l’attestazione di avvenuto pagamento del premio e la copia del contratto. Questo perché i controlli elettronici a distanza non sono ancora a pieno regime.

L’hanno per esempio imparato a proprie spese numerosi automobilisti e motociclisti di Genova che avendo tolto il contrassegno dal parabrezza delle rispettive vetture perché ormai non serviva più, sono stati multati lo stesso, nonostante l’evidente buona fede, per mancanza del certificato di assicurazione. Da gennaio a luglio 2016 le multe di questo tipo sono state 1.032, con un amento del 18% rispetto al 2015.

Tratto da Facile.it
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