Assicurazione auto scaduta: rinnovo, periodo di tolleranza e sanzioni

Guai a circolare senza assicurazione o con l’assicurazione auto scaduta: l’art. 193 del Codice della Strada obbliga infatti gli automobilisti a dotarsi di una polizza assicurativa di responsabilità civile (la cosiddetta Rc auto), pena una pesantissima sanzione pecuniaria e il sequestro del veicolo.donne-al-volante-ap7[1]

Il contratto di assicurazione auto va rinnovato alla scadenza (in genere ogni anno, ma ci sono polizze di diversa durata): entro 30 giorni prima della decorrenza dei termini gli automobilisti ricevono dalla propria compagnia assicurativa un promemoria con l’invito a rinnovare. A questo punto si aprono due strade: si può continuare con la medesima compagnia, stipulando con essa un nuovo contratto, o sceglierne un’altra che magari propone condizioni più vantaggiose. Se si opta per la seconda soluzione non c’è bisogno di inviare alcuna disdetta alla vecchia compagnia, visto che il vincolo si esaurisce in via naturale alla scadenza della polizza (una volta, quando c’era ancora il tacito rinnovo, la procedura era decisamente più complicata).

Quanto va effettuato il rinnovo dell’assicurazione auto? Ovviamente entro la scadenza, ma la legge concede una sorta di periodo di tolleranza della durata di 15 giorni. In pratica, per ovviare a possibili ritardi burocratici o ad eventuali dimenticanze, la vecchia polizza resta valida per i 15 giorni successivi alla data di scadenza, decorsi i quali, se non si è ancora provveduto al rinnovo, viene definitivamente meno la copertura assicurativa. Ricordiamo che dopo le recenti novità in tema di dematerializzazione dei documenti, gli automobilisti non sono più obbligati ad esporre il tagliando dell’assicurazione sul parabrezza. Tuttavia sono tenuti a tenere sempre a bordo il certificato di assicurazione, che è il documento ufficiale per attestare l’esistenza di una regolare copertura Rc auto.

Come anticipavamo all’inizio, le sanzioni in caso di guida senza assicurazione obbligatoria sono piuttosto pesanti: il codice prevede infatti una multa da 841 a 3.287 euro e il sequestro del veicolo (con spese di prelievo, trasporto e deposito a carico del proprietario). La multa viene ridotta del 30% se pagata entro 5 giorni dalla contestazione o ad ¼ se si sceglie di demolire la vettura (in questo caso entro 30 giorni).

Articolo tratto da Facile .it

Assicurazione auto:Adesso lo Sconto Arriva grazie a Facebook.

I profili dei potenziali clienti si valutano su Facebook…

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Le compagnie di assicurazione auto potrebbero utilizzare i social network e in particolare Facebook per valutare il “profilo di rischio” dei potenziali clienti. Anzi una società britannica, l’Admiral, ha già annunciato che lo farà, proponendo ai neopatentati la possibilità di accedere a sconti (fino al 15%) sulle tariffe RC auto in base ai risultati di un’analisi che verrà effettuata sui loro profili social.

In pratica se i post, i like e i commenti delineeranno le caratteristiche di una personalità “coscienziosa e affidabile”, i nuovi assicurati potranno ottenere un’immediata riduzione della polizza, senza dover attendere la lunga scalata della classe di merito. Quindi mettere un “mi piace” su Facebook a un particolare musicista o a uno sportivo famoso, oppure pubblicare un determinato status, potrebbero rivelare se il cliente “sotto osservazione” sia un guidatore aggressivo, prudente o equilibrato.sara-services

Di fronte alle reazioni piuttosto sconcertate della stampa, la compagnia britannica ha precisato che il rivoluzionario sistema sarà utilizzato soltanto per offrire ai clienti uno sconto sulla polizza RC auto, premiando quelli particolarmente avveduti, e non sarà mai impiegato per far lievitare il costo dell’assicurazione. “I neopatentati pagano spesso premi assicurativi molto più elevati perché sono visti come guidatori ad alto rischio”, ha spiegato un dirigente dell’Admiral, “Ma noi vogliamo far in modo che gli automobilisti prudenti non siano penalizzati e ottengano il miglior prezzo possibile. E il metodo funzionerà perché c’è un nesso provato tra la personalità delle persone e il modo in cui guidano”.

In un primo momento la scelta di aderire a questo sistema sarà su base volontaria (chi vorrà lo sconto dovrà autorizzare la compagnia a “sbirciare” il proprio profilo Facebook), esattamente come altri servizi, quali la scatola nera e i dispositivi che tracciano velocità e posizione durante la guida, che già consentono di ottenere sconti sulle tariffe. Ma la tendenza è ormai chiara: il rapporto tra assicurazioni e social network è destinato a diventare sempre più stretto.

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RC AUTO, NON SERVE STAMPARE I DOCUMENTI BASTA LO SMARTPHONE

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Per il settore assicurativo i primi mesi del 2016 sono stati caratterizzati da enormi cambiamenti, tra cui il più importante è stato il passaggio dalla carta al digitale. Al di là della dematerializzazione dei documenti assicurativi, gli effetti delle altre novità sono stati meno pubblicizzati. E’ il caso per esempio della possibilità di non stampare più il certificato assicurativo che ora può essere esibito anche digitalmente, quindi attraverso uno smartphone o un tablet. Di questa novità si è parlato talmente poco che il Ministero dell’Interno pochi giorni fa ha diramato una nuova circolare (300/A/5931/16/106/15, 1 settembre 2016) per ricordare anche alle Forze di Polizia che si tratta di una possibilità reale per gli assicurati.

Come cambiano gli obblighi

Secondo l’articolo 180 del Codice della Strada, per poter circolare, un veicolo deve avere a bordo alcuni documenti, tra cui il certificato di assicurazione obbligatoria, nel quale viene indicato il periodo per il quale è stato pagato il premio e che attesta la presenza di una copertura assicurativa valida sul veicolo.

Ciò che cambia in maniera concreta le cose è che gli assicurati ora potranno tenere una copia di questo importante documento sui propri dispositivi elettronici, cessando l’obbligo di conservarne una copia cartacea a bordo del veicolo assicurato.

La progressiva dematerializzazione dei documenti

A dicembre del 2015, l’Istituto di Vigilanza sulle Assicurazioni ha radicalmente modificato il precedente Regolamento 34 emanando un provvedimento che dice: “Nel caso di stipulazione di contratti di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore, la trasmissione del certificato di assicurazione avviene su supporto cartaceo tramite posta o, ove il contraente abbia manifestato il consenso ai sensi del comma 2, su supporto durevole, anche tramite posta elettronica, nei termini di cui all’art. 11 del Regolamento ISVAP n. 13 del 6 febbraio 2008.”

I provvedimenti emanati da Ivass hanno a tutti gli effetti la valenza di una legge. Ciò significa che se il contraente assicurativo, in fase di stipula della sua polizza, ha espresso la preferenza di ricevere la documentazione via posta elettronica, egli non riceverà più il certificato in formato cartaceo.

E questo, in prospettiva, renderà tutto molto più facile, senza obbligare gli assicurati a ricorrere alla stampa del certificato e/o di eventuali duplicati. Ciò che è importante è che non sarà più legalmente applicabile la sanzione al conducente per mancato possesso dell’originale del certificato di assicurazione.

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Assicurazione auto e moto: più multe con il contrassegno digitale

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Il 2015 è stato un anno di cambiamenti epocali per l’assicurazione auto e moto con l’introduzione dell’attestato di rischio elettronico e l’abolizione dell’obbligo di esporre il contrassegno cartaceo sul parabrezza, sostituito da nuovi e più efficaci sistemi di controllo come la lettura ottica della targa. Tali novità sono state introdotte sia per modernizzare il settore della RC auto che per debellare il fenomeno delle frodi assicurative, ben simboleggiato dall’incredibile numero (si parla di circa quattro milioni) di vetture che circolano senza assicurazione obbligatoria.

Ora, a poco meno di un anno (era il 18 ottobre del 2015) dalla scomparsa dei tagliandi di carta dai parabrezza di tutti veicoli, in molti si domandano se il cambiamento abbia effettivamente portato i suoi frutti, consentendo per esempio alla forze dell’ordine di individuare con maggior efficacia chi froda le compagnie assicurative e fa impennare le tariffe dell’assicurazione moto e auto (per la serie: i mancati introiti derivanti dalle truffe li pagano conducenti onesti).

In realtà non è chiaro se le cose siano effettivamente migliorate: sia perché mancano cifre ufficiali, sia perché le solite pastoie burocratiche stanno limitando la piena efficienza della nuova normativa, tanto che qualche mese fa il Ministero dell’Interno è dovuto intervenire con un’apposita circolare per evitare che sorgano fastidiosi fraintendimenti durante i controlli e inizino a fioccare multe anche per chi è in regola. In particolare dal Ministero consigliano vivamente di portare sempre con sé non solo il certificato di assicurazione, che è obbligatorio, ma anche l’attestazione di avvenuto pagamento del premio e la copia del contratto. Questo perché i controlli elettronici a distanza non sono ancora a pieno regime.

L’hanno per esempio imparato a proprie spese numerosi automobilisti e motociclisti di Genova che avendo tolto il contrassegno dal parabrezza delle rispettive vetture perché ormai non serviva più, sono stati multati lo stesso, nonostante l’evidente buona fede, per mancanza del certificato di assicurazione. Da gennaio a luglio 2016 le multe di questo tipo sono state 1.032, con un amento del 18% rispetto al 2015.

Tratto da Facile.it
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RC auto: nuove figure professionali per gestire la digitalizzazione del settore

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Le novità in ambito tecnologico e digitale stanno cambiando il mondo della RC auto, obbligando le compagnie assicurative a modificare il proprio assetto organizzativo con l’inserimento di nuove figure professionali, o l’aggiornamento e la riqualificazione delle vecchie, in grado di sposare appieno il processo di trasformazione digitale.

Processo che naturalmente è già in corso, visto che le maggiori imprese di assicurazione lavorano ormai da tempo su prodotti assicurativi sempre più innovativi, tra cui per esempio i servizi basati sulla sensoristica di bordo come le polizze abbinate alla scatola nera (alle quali hanno già aderito, anche per accedere agli sconti previsti, 4,8 milioni di assicurati), e sono pronti a completare l’offerta nel giro di pochi anni per presentarsi alla clientela con un’assicurazione auto connessa, intelligente e soprattutto personalizzata.

In questo contesto diventa quindi fondamentale l’aggiunta di nuove figure professionali in un comparto assicurativo che scarseggia ancora in competenze digitali, anche se il 43% degli assicuratori che hanno partecipato a un recente sondaggio ha dichiarato di voler accrescere le proprie conoscenze in questo campo. Le compagnie assicurative sono perciò già impegnate a modificare l’assetto organizzativo, individuando nuove professionalità in grado di gestire il rinnovamento.

Per esempio, come spiega un articolo pubblicato su Quattroruote, tra le figure più richieste ci sono quelle del team manager, chiamato tra le altre cose a coordinare il front e il back office, e del responsabile dell’innovazione. Quest’ultima è la figura più strategica perché è chiamata a gestire i canali digitali come web, mobile e social media, sia dal punto di vista dei contenuti che della comunicazione, oltre all’interazione con il cliente. Inoltre, a queste figure professionali potrebbero presto aggiungersene altre, capaci magari di definire nuovi modelli di business per le agenzie o in grado di decodificare i big data che arrivano dalle auto per offrire polizze a misura di cliente.

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RC Auto Garanzie accessorie: valuta quali scegliere

Quando Valuti le offerte di Più Co1-150mpagnie fai ATTENZIONE: Più economico non significa sempre più conveniente! Scegli le giuste garanzie accessorie: presta sempre attenzione al rapporto costi/utilità.

Garanzia Cos’è Prezzo medio
Infortuni conducente Risarcisce il conducente del veicolo, l’unica persona non assicurata dall’RCA, in caso di incidente con colpa 39,23€
Assistenza stradale Ti garantisce, in caso di sinistro, piccoli interventi di riparazione o il soccorso stradale del veicolo 24,37€
Tutela legale Ti risarcisce le spese legali che si rendano necessarie in conseguenza ad un sinistro 19,52€
Furto e Incendio Ti risarcisce in caso di furto del veicolo o in caso di danni provocati nel tentato furto e in caso di incendio, rapina, scoppio, esplosione o azione da fulmine 137,40€( dipende dal valore dell’auto )
Kasko collisione Ti risarcisce per i danni alla tua auto in caso di sinistro con colpa con altri veicoli 257,26€( dipende dal valore dell’auto )
Cristalli Ti risarcisce per la rottura dei cristalli del veicolo da persone o imprevisti 46,49€
Eventi naturali Ti rimborsa i danni subiti dall’auto causati da un evento naturale (es. grandine) 65,57€
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RC Auto e Moto: 10 consigli per risparmiare

Tratto da  Facile.it

l premio RC Auto è una voce importante del bilancio delle famiglie italiane, che spendono in media 650€ l’anno per assicurare la propria auto. Risparmiare si può: ecco i consigli per sottoscrivere una polizza RC Auto davvero conveniente, spendendo fino a 500€ in meno.

Cos’è la RC Auto

La Responsabilità Civile Autoveicoli, anche nota come RC Auto o RCA, è la polizza assicurativa obbligatoria per i veicoli a motore circolanti su strada. Stipulabile solo presso le compagnie di assicurazioni autorizzate, la RC Auto ha la funzione di coprire gli eventuali danni causati dall’autoveicolo a persone o cose per una cifra limite, detta massimale.

Come viene calcolata

Il premio RC Auto viene calcolato dalle compagnie assicurative in base alle probabilità che ha il conducente del veicolo di provocare incidenti. Si tratta di una stima quindi, basata sui precedenti alla guida e su una serie di dati oggettivi, come la potenza del veicolo, e soggettivi, come l’età e la città di residenza.

1  Cambiare assicurazione conviene

In Italia sono presenti più di 40 compagnie assicurative, e le loro tariffe cambiano continuamente. Per assicurarti sempre al prezzo migliore, valuta ogni anno le offerte delle principali compagnie assicurative del mercato. La prima proposta che ricevi non è necessariamente quella giusta: ogni anno i prezzi cambiano e assicurarsi con una nuova compagnia è quasi sempre la scelta più conveniente.

Cambiare è facile: non serve la disdetta

A partire dal 2013 è abolito il tacito rinnovo. Di conseguenza, non è più necessario disdire la polizza per cambiare compagnia: è sufficiente aspettare la scadenza del vecchio contratto. Questo significa che puoi assicurarti con un’altra compagnia senza fornire nessun preavviso né inviare la disdetta: non esiste più nessun vincolo con la tua attuale compagnia.

Per cambiare assicurazione auto non devi dare disdetta alla compagnia attuale.

2  Confronta i prezzi

Hai deciso di cambiare compagnia ma non sai come individuare la più conveniente? Il modo migliore per trovare l’assicurazione più vantaggiosa è confrontare tutte le offerte sul mercato.

Oltre al prezzo, però, è consigliabile valutare anche altri elementi per scegliere la copertura migliore per le proprie esigenze al giusto prezzo.

Quali elementi confrontare?

  • Prezzo: scegli il più basso a parità di servizi e garanzie offerti: vale la pena spendere qualche minuto per verificare i dettagli dei preventivi confrontati.
  • Massimali: a parità di prezzo, confronta sempre i massimali proposti. I massimali minimi previsti dalla legge sono di 1 milione di euro per i danni alle cose e di 5 milioni di euro per i danni alle persone. Se vuoi garantirti maggiore tranquillità, puoi scegliere una polizza che ti garantisce un massimale più alto a fronte di un premio leggermente maggiorato.
  • Franchigia: alcune compagnie prevedono la possibilità di uno scoperto franchigia a fronte di un premio più basso. Tuttavia, spesso la convenienza è solo apparente: per risparmiare poche decine di euro sul premio assicurativo, si rischia di avere uno scoperto franchigia di alcune centinaia di euro.
I comparatori online come Facile.it consentono di confrontare gratuitamente e in pochi minuti le offerte delle principali compagnie assicurative.

3  Valuta le compagnie dirette

Le compagnie dirette sono così chiamate perché, a differenza delle tradizionali, non hanno una rete di agenzie o di intermediari assicurativi, ma operano soltanto tramite canali di comunicazione diretta comeinternet e telefono.

Le compagnie dirette offrono la stessa affidabilità delle compagnie tradizionali, a fronte di tariffe quasi sempre più basse.

Spesso facenti capo ai grandi gruppi assicurativi, le compagnie dirette riescono ad offrire polizze a prezzi contenuti proprio perché non devono sostenere i costi di agenzie e intermediari assicurativi.

4  Attestato di Rischio: cos’è e come utilizzarlo

L’attestato di rischio è il documento che contiene la tua storia assicurativa relativa agli ultimi cinque anni: tutti gli incidenti in cui sei stato coinvolto, la Classe di Merito di provenienza e quella assegnata per l’anno successivo.

Dal 1° luglio 2015 l’attestato di rischio non viene più inviato a casa in formato cartaceo, ma è disponibile online sul sito web della propria compagnia assicurativa, in un’area riservata dove l’assicurato può consultarlo in qualsiasi momento.

Se decidi di cambiare compagnia assicurativa, non devi fare altro che stipulare una nuova polizza, senza necessità di inviare una copia dell’attestato di rischio cartaceo alla nuova compagnia per permetterle di verificare i tuoi dati. Difatti, le imprese di assicurazione acquisiscono tutte le informazioni direttamente da una banca dati degli attestati di rischio gestita dall’ANIA e controllata dall’IVASS, dove possono reperire autonomamente la tua storia assicurativa.

Se l’attestato di rischio elettronico non è disponibile online almeno 30 giorni prima della scadenza della polizza contatta la compagnia assicurativa.

Per il calcolo del premio assicurativo, le compagnie necessitano dei tuoi dati personali, di quelli del veicolo e della tua storia alla guida dell’auto: anche se non sei più tenuto a fornire personalmente questi dati, verifica sempre che l’attestato di rischio di rischio sia correttamente aggiornato e presta particolare attenzione al momento dell’inserimento del numero di targa e del numero di sinistri in cui sei stato coinvolto negli ultimi 5 anni. Ecco dove trovare queste informazioni:

Se acquisti una polizza con dati errati, la compagnia provvederà in un secondo momento ad aggiornare il contratto con le informazioni corrette. Questo potrebbe tradursi una cifra aggiuntiva da pagare, o in un rimborso da parte della compagnia.

5  Fai attenzione alla Classe di Merito: inserisci quella Universale di assegnazione

Per ottenere preventivi corretti, inserisci sempre la Classe di Merito Universale.

La Classe di Merito Universale è uguale per tutte le compagnie: viene assegnata seguendo regole condivise, e permette di trasferire la propria situazione assicurativa da una compagnia all’altra.

La classe di merito interna viene invece assegnata secondo regole stabilite internamente dalle singole compagnie: è utilizzata soltanto per determinare il premio assicurativo.

Non confondere la Classe di Merito Universale con la classe interna alla compagnia. Nell’attestato di rischio, la Classe di Merito Universale è segnalata con la sigla CU.
Se non hai fatto incidenti nell’ultimo anno, la classe di assegnazione è data dalla CU di appartenenza -1 classe. Se invece hai fatto incidenti con colpa nell’ultimo anno, alla CU di appartenenza dovrai aggiungere +2 classi.

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Guidare assicurati all’estero: la Carta Verde

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La Carta verde è il certificato di assicurazione internazionale che consente ad un veicolo di entrare e circolare in un Paese estero e di essere in regola con l’obbligo dell’assicurazione RC auto (Responsabilità Civile Auto) anche nel Paese visitato.

Per il rilascio della Carta verde ci si può rivolgere alla propria compagnia assicurativa: la Carta verde è rilasciata sotto la responsabilità dell’Ufficio Nazionale di Assicurazione (Bureau) del Paese d’immatricolazione del veicolo.

La Carta verde è richiesta in diversi Paesi, nello specifico è necessaria per i veicoli italiani che intendono recarsi: in Albania, in Bielorussia, in Bosnia Erzegovina, in Iran, in Israele, in Macedonia, in Marocco, in Moldavia, in Russia, in Serbia e Montenegro, in Tunisia, in Turchia e in Ucraina.

Tutti i paesi che non fanno parte dell’elenco, che è pubblico e consultabile online, sono esclusi dalla convenzione: in quei casi occorre sottoscrivere una polizza RCA locale con una delle compagnie dislocate sul territorio.

Se il guidatore non è riuscito a fare la Carta verde in tempo, dovrà acquistare alla frontiera del Paese che intende visitare un’apposita polizza temporanea: solo in questo modo sarà possibile entrare in nel Paese ed essere coperti dall’assicurazione.

La polizza di assicurazione temporanea che si acquista alla frontiera è molto più costosa della Carta verde, della quale quindi bisognerebbe essere sempre muniti.

Allo stesso tempo ci sono Paesi in cui la Carta verde non serve, dato che il normale contratto di assicurazione auto prevede in modo automatico l’estensione dell’assicurazione per alcuni Stati, che sono: Andorra, Austria, Belgio, Bulgaria, Danimarca, Cipro, Croazia, Estonia, Finlandia, Francia, Germania,  Gran Bretagna, Grecia, Irlanda, Islanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Olanda, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca, Romania, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera e Ungheria.

Come comportarsi in caso di incidente all’estero

Se si verifica un incidente all’estero, bisogna sempre ricordare che si applica la legge dello Stato in cui ci si trova.

All’interno dell’Unione Europea, la gestione del sinistro è più semplice, grazie alla normativa comunitaria. La legge, infatti, prevede che ogni compagnia assicurativa nomini un proprio “mandatario” in ogni Stato dell’UE in cui non è presente una propria sede legale. Il mandatario è la figura a cui ci si può rivolgere per tutto ciò che riguarda i rapporti con le compagnie assicurative estere, ma richiedere il suo intervento non è obbligatorio. Infatti, l’assicurato può chiedere il risarcimento direttamente alla compagnia di assicurazione straniera o a chi ha provocato il sinistro. Per conoscere i mandatari in territorio italiano, è possibile inviare una richiesta all’IVASS.

Se l’incidente è avvenuto al di fuori dell’area di copertura della Carta verde, è consigliabile prendere contatto con l’UCI, ufficio nazionale di assicurazione per l’Italia, che può fornire tutte le informazioni necessarie sulle procedure da seguire per richiedere il risarcimento danni.

Articolo tratto da Facile.it

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Nessuna Copertura RC Auto? Multa nulla se non c’è l’agente

Oggi torniamo a parlare di ritardi nei nuovi controlli totalmente automatizzati sulla mancata copertura RC Auto e revisione dei veicoli.

Le verifiche promesse dopo l’abolizione del tagliando assicurativo si scontrano con la mancata omologazione degli strumenti per accertare entrambe le trasgressioni, che non saranno operativi prima di qualche anno: servirà dunque la presenza dell’agente per contestare la violazione e a chiarirlo arriva la circolare numero 3311 emanata dal Ministero dei Trasporti lo scorso 3 giugno.

Per effettuare le verifiche si dovranno quindi utilizzare solo i dispositivi già in uso, in cui la presenza costante delle Forze dell’Ordine permette di notificare istantaneamente l’infrazione o documentare la causa della mancata contestazione immediata, che si rileva quando l’operatore è impegnato in altro controllo o non è nelle condizioni di poter fermare il trasgressore.

Ricordiamo che nel 2015 erano circa 4 milioni i veicoli che circolavano senza un regolare contratto assicurativo. Il dato diventa sempre più allarmante, visto che è cresciuto di circa 400 mila unità sul 2014, mentre ha raddoppiato il suo valore rispetto all’anno 2013. Le rilevazioni arrivano dalla relazione annuale dell’ANIA, l’Associazione Nazionale fra le Imprese Assicurative, la quale specifica come la maggior parte dei mezzi privi di polizza si concentrino al sud Italia con il 13,5%, contro gli 8,5% del Centro e il 6,2% del Nord.

La sanzione amministrativa per chi circola senza assicurazione varia tra gli 841 euro e i 3.287 euro, oltre al sequestro del veicolo. Il mezzo viene restituito entro 60 giorni previo pagamento della multa, nonché delle spese di custodia e del premio assicurativo per un periodo non inferiore ai sei mesi. La sanzione è ridotta di un quarto dell’ammontare previsto se la polizza è riattivata entro 30 giorni dalla scadenza, oppure se il proprietario decide di rottamare il veicolo entro 30 giorni dalla scadenza della contestazione.

Continueranno a essere valide le verifiche effettuate tramite Street Control,  che permette di accertare le violazioni senza bypassare l’operatore di polizia. Il dispositivo ha un funzionamento molto semplice. Una videocamera installata sull’ auto delle Forze dell’Ordine riprende e fotografa le targhe dei mezzi in strada, inviando le informazioni a un tablet che è controllato dal funzionario all’ interno della stessa pattuglia. In questo modo è possibile multare in breve tempo un gran numero di veicoli, percorrendo a bassa andatura le vie cittadine.

Ricordiamo la necessità di circolare sempre con una regolare copertura assicurativa e per acquistarla al prezzo più conveniente del mercato puoi sceglierla da ASSICONSER,  che permette agli utenti di confrontare i prodotti di  una decina di  compagnie sul mercato e scegliere quella più adeguata alle proprie esigenze di spesa.

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